Iperal, Maiorana Maggiorino e Tuodì sono il bersaglio di una nuova campagna di informazione lanciata da Animal Equality: l’approvvigionamento di uova di queste tre catene di supermercati, infatti, proviene ancora da allevamenti di galline allevate in gabbia o sistemi combinati, a differenza di altre realtà (come Coop, Carrefour ed Eurospin) che invece hanno adottato e reso pubbliche le proprie policy cage-free.
L’obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare le aziende in questione al benessere animale, che chiaramente viene del tutto trascurato negli allevamenti in gabbia. In questi casi, infatti, le galline sono costrette a passare la loro intera (e breve) vita stipati in spazi equivalenti a un foglio A4, incorrendo sovente in situazioni di stress, perdita di piumaggio e procurandosi ferite alle ali o alle zampe a causa degli spazi claustrofobici; ferite che finiscono per infettarsi e portare a una morte precoce. Di conseguenza, l’appello di Animal Equality è tanto semplice quanto fondamentale: impegnarsi a prendere le distanze da questa crudeltà.
“Centinaia di aziende sia in Italia che all’estero hanno già reso pubblico il proprio impegno a non rifornirsi per le uova da allevamenti in gabbia” ha commentato Ombretta Alessandrini, Campaign Coordinator di Animal Equality Italia “ma alcuni nomi mancano alla lista, tra cui anche Iperal, una catena di supermercati molto conosciuta e frequentata nel nord Italia. Queste aziende rischiano davvero di rimanere indietro nel rispetto del benessere degli animali allevati e nei confronti delle attuali tendenze di mercato, per questo abbiamo deciso di rivolgere un appello a Maiorana Maggiorino, a Tuodì e a Iperal”.