È tempo di ristrutturazioni e riconfigurazioni in casa Unilever – operazioni di snellimento che, pur giovando al colosso d’Oltremanica, comportano importanti mutilazioni in termini di forza lavoro. Ma proseguiamo con calma: la multinazionale in questione ha annunciato la propria intenzione di scorporare la divisione dei gelati, comprendente marchi di notorietà globale come Walls (che include il Cornetto) e Magnum, secondo la lettura che tale business possa – e qui citiamo direttamente il comunicato stampa – “avere migliori risultati come business stand-alone”.
La mossa, come accennato, è da intendersi come parte di un più ampio piano di riorganizzazione che dovrebbe portare, numeri alla mano, a risparmi per un totale di 800 milioni di euro e al taglio di circa 7500 posti di lavoro. L’operazione, stando a quanto lasciato trapelare dalla stessa Unilever, prenderà il via in questi stessi giorni e dovrebbe concludersi entro la fine del 2025.
Unilever si snellisce (e guadagna in borsa)
L’esito della manovra di separazione dovrebbe rendere Unilever un’azienda “più semplice e più focalizzata” in quattro divisioni ben distinte tra loro; mentre l’unità gelati, rimasta per l’appunto scorporata, dovrebbe creare “un business leader a livello mondiale, che opera in una categoria altamente attrattiva, con marchi che insieme hanno realizzato un fatturato di 7,9 miliardi di euro nel 2023”.
Vale poi la pena notare che Unilever si tiene la libertà di prendere in “considerazione altre opzioni per massimizzare i ritorni per gli azionisti”. La visione aziendale, in altre parole, è chiara; ed eloquentemente riassunta nelle stesse dichiarazioni di Ian Meakins, presidente della multinazionale: “Il Consiglio è determinato a trasformare Unilever in un’azienda a maggiore crescita e con margini più elevati che fornirà risultati coerenti a tutti gli stakeholder”, ha spiegato.
E il mercato, è bene notarlo, gradisce. Le azioni di casa Unilever hanno già fatto registrare un balzo del 6% in Borsa, con gli analisti che applaudono con evidente favore all’operazione di ristrutturazione di cui sopra. Il piano di separare il ramo gelati, per una successiva e probabile dismissione, è per di più stato interpretato come positivo in quanto andrebbe a eliminare un elemento di stagionalità e il conseguente trascinamento verso bassi margini.
“Migliorare la nostra performance e ampliare il nostro portafoglio sono fondamentali per ottenere i migliori risultati che crediamo Unilever possa ottenere” ha spiegato ancora Meakins. L’amministratore delegato Hein Schumacher, nel frattempo, ha assicurato che la ristrutturazione di cui sopra avverrà “in consultazione con i rappresentanti dei dipendenti e con rispetto e attenzione per coloro che sono interessati”.