La casa reale inglese ha sentenziato: Unilever e Mondelez, insieme ad altre centinaia di aziende in UK, non potranno più usufruire del Royal Warrant. In altre parole, non sono più autorizzate a esporre lo stemma del regno con tanto di leone coronato e unicorno. I Royal Warrant, certificati assegnati ad attività commerciali predilette dalla casa reale o che si distinguono per il loro servizio, vengono rilasciati per una durata massima di cinque anni. A questo nuovo giro di rinnovi, re Carlo III ha revocato il permesso a molte aziende fornitrici che hanno apposto il marchio reale sui loro prodotti in alcuni casi per quasi due secoli.
I marchi esclusi dall’elenco reale
Dopo ben 170 anni, lo storico marchio inglese di cioccolato Cadbury, dal 2010 parte del gruppo Mondelez, ha perso la sua “licenza reale”. Il brand si fregiava dello stemma fin dal XIX secolo, quando era stata la regina Vittoria ad assegnarlo per la prima volta; il cioccolato Bournville di questa marca era tra i preferiti di Elisabetta II.
Non stupisce che Mondelez si sia dichiarata “delusa” da questa decisione, ma pur sempre orgogliosa di aver mantenuto la certificazione in passato. Re Carlo, insomma, cambia le carte in tavola, revocando il Royal Warrant a centinaia di aziende. Non solo Mondelez e le sue affiliate, ma anche un altro colosso. Parliamo di Unilever che comprende, tra gli altri marchi, anche quello di gelati Ben & Jerry’s.
Non sono chiare le ragioni del mancato rinnovo di numerosi Royal Warrant in questa tornata. Non sono chiare perché, di fatto, il re non ha alcun obbligo di spiegare le ragioni dietro a queste scelte. Si avanzano, tuttavia, alcune ipotesi. Una poggia su una lettera aperta, indirizzata al re lo scorso giugno da parte del gruppo attivista B4Ukraine.
Nella missiva il regnante veniva invitato a escludere dall’elenco dei Royal Warrant i brand con un legame ancora forte con la Russia, in ragione del possibile finanziamento più o meno indiretto della guerra nel Paese vicino. Tra i gruppi coinvolti, per l’appunto, Mondelez e Unilever.
Un’altra supposizione è invece strettamente legata alla vita privata di Carlo, noto per il suo impegno a seguire una dieta sana. Sembrerebbe, infatti, che negli ultimi anni siano stati ordinati meno prodotti a marchio Cadbury per le tavole di Buckingham Palace; le abitudini di consumo della famiglia reale potrebbero influenzare la scelta delle aziende a cui (ri)attribuire o meno il permesso di esporre lo stemma.