Un’aragosta non pagata è costata la carriera a tre influencer

Tre influencer e un'aragosta - no, non si tratta di un remake in chiave moderna di "Tre uomini e una gamba", ma di una torbida vicenda iniziata qualche anno fa.

Un’aragosta non pagata è costata la carriera a tre influencer

Galeotta fu l’aragosta – o il conto, a essere più precisi. La vicenda di Jennifer Do, ormai ex influencer, e delle sue figlie Belinda e Julie Nguyen ha radici che si allargano fino ai tempi della pandemia, ed è ammantata dalla consueta cortina di ombra e dubbio che sovente circonda la vetrina dei social, dove il filtro della finzione è sempre acceso e ben regolato. Andiamo con ordine, dunque: il calendario segna 25 dicembre 2020, e le nostre protagoniste stanno cenando al Silver Pearl Restaurant di Cabramatta, ristorante di cucina cinese incastonato in un sobborgo di Sidney.

Stando a quanto ricostruito dai media australiani il gruppo – le tre influencer e il compagno della madre – ordina un’aragosta da 364 dollari e del vino. Scattate le foto di rito ecco che però iniziano i problemi: secondo quanto testimoniato (verbo azzeccato: come vedremo, l’intera vicenda è poi finita in tribunale) dalle ragazze solamente il compagno della madre l’avrebbe assaggiata, salvo poi lamentarsi con il personale del ristorante sostenendo che l’aragosta non fosse fresca, ma congelata.

Chi di aragosta ferisce, di aragosta perisce

ristorazione

Ve la facciamo breve – il gruppo di influencer decide di abbandonare il tavolo, con l’aragosta ancora apparentemente intatta, e di pagare solamente il vino. Il ristorante, naturalmente, non l’ha presa bene; e all’indomani pubblica sulle proprie pagine social alcune foto delle nostre protagoniste accompagnate dalla scritta “Beware: Fraudolent Diners”, o “Attenzione: commensali fraudolenti”, e definendole “disoneste, prepotenti e senza classe”.

Errico Porzio fa pagare l’influencer, e lei cancella tutte le storie sulla pizza Errico Porzio fa pagare l’influencer, e lei cancella tutte le storie sulla pizza

Il post, a differenza di quanto sostenuto dalle influencer, racconta per di più che il gruppo avrebbe “completamente finito” l’aragosta in questione, per poi alzarsi dal tavolo e rifiutarsi di saldare il conto. Come spesso accade in questi casi, ché d’altronde  il post ha innescato un flusso di accuse, minacce e più generalmente abuso verso il gruppo di commensali, tanto su internet quanto nella vita reale, distruggendo di fatto la loro reputazione – e di conseguenza la loro carriera – di influencer.

Motivo per cui le nostre protagoniste hanno infine ritenuto opportuno portare il ristorante Silver Pearl in tribunale: il post in questione, oltre a contenere accuse che dovranno essere indagate dagli inquirenti (ma ‘sta aragosta, alla fine, l’avranno mangiata o no?), ha fondamentalmente impedito alle tre influencer di proseguire nelle proprie carriere. La parola fine, in ogni caso, è ancora lontana: la sentenza del giudice, che dovrà decidere se le accuse dei proprietari dei ristoranti erano corrette o se sarà necessario un risarcimento, non arriverà prima dell’ottobre del prossimo anno.