Una recensione negativa su Tripadvisor costa a una cliente 7mila euro

Due recensioni su Tripadvisor e Facebook di una signora molto delusa le costano risarcimento e multa per diffamazione.

Una recensione negativa su Tripadvisor costa a una cliente 7mila euro

Siamo nell’agosto del 2017 quando una signora di 53 anni, originaria di L’Aquila ma residente in Spagna, esce a cena in un ristorante di Recanati. La performance del locale non sembra essere per nulla soddisfacente e la cliente esprime il suo estremo disappunto su Tripadvisor, con parole e toni probabilmente un po’ eccessivi. E a distanza di quasi otto anni è infatti arrivato il verdetto: quelle recensioni sono state ritenute diffamatorie, e alla signora tocca una multa e un risarcimento al ristorante.

Cosa è successo

tripadvisor

 

La serata al ristorante non deve essere proprio piaciuta a questa cliente, che il 19 agosto si lamenta dell’atteggiamento dei titolari che servono i piatti dopo una lunga attesa e senza “neanche una parola di scuse, ma solo molta, troppa aggressione“, ritenendosi offesa da “l’estrema aggressività e maleducazione dei gestori”. Parole non gentilissime, su cui in un primo momento interviene proprio Tripadvisor, richiedendo prima la modifica e poi la rimozione del post che, come molte recensioni tranchant, stava riscuotendo successo tra gli utenti.

Passano 5 giorni, e la signora pare non aver sbollito la rabbia, anzi. Decide di rincarare la dose su Facebook, sul gruppo -decisamente avverso a Tripdavisor- “Gufo? No grazie!”, scatenando anche lì una vivace diatriba. “Posto tipo bettola, normale con molto casino, dal quale siamo stati addirittura cacciati solo per aver espresso disappunto rispetto al ritardo (un’ora e mezza) con cui ci hanno portato i primi. Ecco: cacciati. Il posto sostanzialmente una trappola, si mangia in maniera assolutamente ordinaria se non scarsa, costa tanto e i proprietari sono dei veri cafoni“. Il locale è una bettola e i titolari cafoni: parole che, per il tribunale di Macerata, rappresentano diffamazione e ora all’arrabbiatissima signora costeranno 2mila euro di multa e 5mila di risarcimento alla ristoratrice, che si era costituita parte civile.

Il parere dell’avvocato

Sulla questione, che non mancherà di alimentare il già ampio dibattito sul sistema delle recensioni online, è intervenuto il legale della signora, l’avvocato Fabio Bozza, intervistato da Mattino Cinque News, secondo cui la sentenza è ingiusta: “si tratta di una recensione negativa, non diffamatoria. A mio avviso, non dovrebbe essere soggetta a condanna”. Il termine “bettola” è secondo lui parte del linguaggio comune, e non offensivo: “non sono stati utilizzati epiteti tali da configurare una diffamazione o un’offesa seria alla reputazione. Si tratta di una critica che rientra nel diritto di esprimere un’opinione”.