Una compagnia aerea europea sta provando a eliminare i pasti gratuiti a bordo, e forse ci sta

Anche le compagnie di bandiera tentano la strada del modello low cost. Sentiremo la mancanza dei pasti offerti in aereo?

Una compagnia aerea europea sta provando a eliminare i pasti gratuiti a bordo, e forse ci sta

C’è tutto un mondo dietro quei vassoietti di plastica, spesso poco invitanti ma consumati per mancanza di alternativa, serviti sugli aerei. Società di catering, a volte le firme di grandi chef (dipende dalla classe con cui siete abituati a volare), persino complessi studi di analisi sensoriale che servono a capire come creare cibo più saporito ed ovviare alla minore sensibilità ai gusti che abbiamo in volo. Una filiera enorme, nonostante un risultato finale spesso poco glamour, ma che come tale muove cifre enormi, e che, nel complesso mercato dei voli aerei ha la sua influenza sui prezzi all’utente finale. Il primo a volersene sbarazzare è stato Michael O’Leary per la sua rivoluzione low cost con Ryanair, ma anche le compagnie di bandiera hanno cominciato a prendere nota e così, dopo Lufthansa e British Airways anche AirFrance decide di provarci e non includere più i pasti a bordo e passare al modello “buy on board”, compra a bordo.

Come funzionerà la sperimentazione

cibo in aereo

Innanzitutto, vogliamo tranquillizzare i viaggiatori business class e de “La Première”, la prima classe di Air France, che nessuno vi farà mancare le creazioni di chef Glenn Viel e del pasticcere Philippe Rigollot, o dei vari “ambasciatori” della cucina francese le cui creazioni vengono servite a bordo. La sperimentazione riguarda al momento solo voli a medio e corto raggio, su tratte di non più di tre ore. Vi verrà comunque offerta una bibita e uno snack, immaginiamo il solito biscotto o salatino, per tutto il resto si pagherà. Dalla compagnia francese, questo cambio è commentato in perfetto stile corporate: “Air France studia costantemente nuove opportunità per sviluppare la propria offerta e per meglio venire incontro alle aspettative dei suoi clienti, in linea con gli sviluppi del mercato”. Insomma, mica male l’opportunità di non vedersi offerto manco un panino.

Serviva davvero?

aereo

Alla fine di questa sperimentazione, si deciderà se applicare questa politica anche a tutti gli altri voli della compagnia, esito che, francamente, auspichiamo, fintanto che serva a contenere i prezzi anche su una compagnia di bandiera.

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Noi poveri viaggiatori di Economy non sentiremo la mancanza di quei pasti con più plastica che cibo, delle forchette che non inforchettano e dei coltelli che non tagliano, e per viaggi di meno di tre ore non moriremo di fame: a quello ci pensano già i toast griffati degli aeroporti.