Una bottiglia di vino da nove dollari è diventata virale per il suo nome

Un vino americano è diventato virale a causa del suo nome, tanto da approdare perfino sul tavolo dell'Ultima Cena.

Una bottiglia di vino da nove dollari è diventata virale per il suo nome

Nella vetrina dell’internet basta il più inaspettato dei dettagli per brillare, e basta una scintilla per essere proiettati nella dimensione caoticissima – ma sempre effimera – della viralità. Non ci credete? Basti pensare che negli ultimi mesi abbiamo avuto, in ordine sparso, un cameriere italiano che si rifiuta di servire il cappuccino con la pasta; un tizio che si è bevuto 81 pinte di Guinness in un fine settimana e un panino mezzo mangiato messo in vendita per un milione di euro. Posto strano, l’internet.

Insomma, per farla breve a diventare virale basta quel “poco” che nessuno si aspetta – e se ancora non siete convinti, potete chiedere conferma a Josh. Come dite? Non avete idea di chi sia? Ve lo diciamo noi: è una bottiglia di vino da nove dollari. Diventata virale.

Dalla California all’Ultima Cena: l’avventura di Josh

vino rosso

Ok, immaginiamo di dovervi qualche spiegazione. Per qualche motivo nel corso dell’ultima settimana la bacheca di X – anche noto come Twitter, tanto per intenderci – è stata invasa da foto delle bottiglie di vino a marchio Josh Cellars, una cantina a stelle e strisce con sede in Californa.

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A catturare l’attenzione del popolo internettiano sono stati in particolare il Cabernet Sauvignon e il Merlot, che si distinguono per un etichetta sobria su cui campeggia la scritta “Josh” in elegantissimo – e anche comicamente solenne, considerando la risonanza virale del tutto – corsivo.

Ecco, è bastato questo – un nome umano piazzato sull’etichetta di un vino, e le orde internettiane ne hanno tratto intrattenimento per giorni e giorni. Josh è diventato protagonista di battute, meme e fotomontaggi, finendo addirittura per apparire sulla tavola dell’Ultima Cena.

Immaginiamo che Josh – quello originale, che a onore del vero ha ispirato il nome della cantina e il vino in questione – ne sia dannatamente fiero. L’etichetta è stata creata nell’ormai lontano 2007 a Joseph Carr, un vignaiolo californiano cresciuto nello stato di New York, che ha deciso di battezzarla così in onore di suo padre.

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Josh era un taglialegna di mestiere che prestava servizio anche nell’esercito degli Stati Uniti e si offriva volontario come pompiere locale” si legge nel sito ufficiale della cantina. “Ha lavorato duro e ha instillato valori di dedizione e perseveranza nei suoi figli, Joseph e sua sorella gemella Lisa”.

L’internet è davvero un posto strano, dicevamo in apertura di articolo – il genuino riconoscimento di un figlio al proprio padre è diventato il meme della settimana. E il reparto marketing di Josh Cellars, nel frattempo, ringrazia.