La gita settimanale al cinema si è improvvisamente trasformata in un’abitudine salutista. Stando a uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Neurology il consumo di cereali integrali è associabile a una riduzione del rischio di declino cognitivo: in altre parole, traducendo il tutto in termini più semplici, mangiare dei popcorn può aiutare a ridurre il rischio di demenza.
Per giungere a tali conclusioni i ricercatori hanno preso in esame un gruppo di poco più di 3300 persone per un arco di tempo di sei anni, tenendo traccia delle loro abitudini alimentari e delle capacità cognitive. I risultati, come accennato in apertura di articolo, parlano chiaro: in media, coloro che erano soliti mangiare più cereali integrali – come i popcorn, per l’appunto – erano di otto anni e mezzo più giovani dal punto di vista cognitivo rispetto a chi ne consumava quantità minori o non ne consumava affatto.
I popcorn, l’ultima frontiera della lotta alla demenza
Beh, sì e no. Nel contesto dello studio sono stati considerati “cereali integrali” pane, quinoa e popcorn; con una porzione che equivale a circa “una fetta di pane, mezza tazza di pasta o riso cotti, un’oncia di cracker o una tazza di cereali secchi”. Come già anticipato, i ricercatori hanno lavorato con un corpo di circa 3300 persone con un’età media di 75 anni, che non soffrivano di demenza, somministrando loro sondaggi circa la loro dieta e sottoponendoli a test cognitivi e di memoria con cadenza triennale.
Sulla base delle risposte al questionario, i partecipanti sono stati classificati in cinque diversi gruppi in base al consumo di cereali integrali, da coloro che mangiavano meno di mezza porzione al giorno a persone che mangiavano 2,7 porzioni al giorno; ed è interessante notare che i partecipanti neri (che costituivano il 60% del totale) erano più propensi, in media, a consumare più di una porzione giornaliera di cereali integrali.
La lettura proposta dai ricercatori per spiegare il legame tra il consumo di popcorn e la riduzione del rischio di demenza è che i cerali integrali, essendo ricchi di fibre, sono in grado di rallentare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue evitando picchi glicemici che possono causare placche nelle arterie e infiammazioni che, a loro volta, aumentano il rischio di demenza.
È tuttavia bene notare che, tendenzialmente, coloro che sono più propensi a consumare in maniera abitudinaria dei cereali integrali sono anche soliti seguire uno stile di vita complessivamente più sano, che comprende anche e soprattutto l’esercizio fisico. In altre parole, difficilmente ingozzarsi di popcorn sarà sufficiente a ridurre il rischio di demenza – ma seguire una dieta equilibrata è senza ombra di dubbio un buon punto di partenza.