Sta lavorando ormai da mesi lo chef Raffaele Amitrano nelle cucine delle OGR – Officine Grandi Riparazioni, il scenografico spazio polivalente dallo scenario post industriale, in cui presto aprirà un nuovo ristorante di fine dining con la firma dello chef del Mammà di Capri. Polo fieristico di indubbio effetto, ma anche luogo di eventi suggestivi (lì si è svolta, ad esempio, la cena di Buonissima 2023 con ospite Virgilio Martinez) e progetto gastronomico, con il ristorante Snodo che ha sempre cercato una sua collocazione definita, tra colazioni, lunch informali e cocktail bar. Ora, però, sembra in effetti averla trovata, ed è un’ottima notizia per Torino, una città che ultimamente ha mostrato volontà di emergere nella scena gastronomica internazionale (qui si svolgerà la The World’s 50 Best 2025) ma che ha un po’ deluso all’ultima premiazione della Guida Michelin.
Cosa bolle in pentola alle OGR?
Da questa primavera, però, Torino potrà vantare un player in più nel panorama del fine dining. E un player di grande livello. A settembre, infatti, la parte di ristorazione delle Officine Grandi Riparazioni è stata acquisita dal Gruppo Manfredi, importante nome dell’hotellerie di lusso che ha al suo attivo progetti di ristorazione validi e premiatissimi, come Aroma (una stella Michelin a Roma) e Le Monzù e Mammà (entrambi una stella Michelin a Capri). .
Ed è proprio dalla Costiera Amalfitana che arriva la novità che scuote positivamente l’alta ristorazione torinese: dal Mammà si è infatti trasferito in città lo chef Raffaele Amitrano, che sta lavorando da diverse settimane per costruire il progetto più giusto all’interno delle OGR. Un progetto di fine dining (come impone l’appartenenza a un gruppo che ha sempre fatto della ristorazione stellata un elemento fondamentale della sua proposta), forse immaginato con la formula contemporanea, tanto di moda negli ultimi tempi, del “bistrot gourmet”. Alle OGR, il gruppo Manfredi aveva già inserito la consulenza di Giuseppe Di Iorio (chef di Aroma), che d’altronde è supervisor di tutte le attività di ristorazione del gruppo. Ma questa volta la cosa è diversa: Amitrano si trasferisce stabilmente a Torino, trasferendo qui il know how del suo Mammà (è anche possibile che il ristorante delle OGR prenda proprio quel nome) e lasciando Capri a nuovi progetti.
Per saperne di più bisognerà attendere metà – fine aprile: è allora che aprirà le porte il nuovo ristorante delle OGR con la firma di Raffaele Amitrano. Di certo, per allora, la città non vedrà l’ora di assistere a questa novità.