Un birrificio americano ha creato la “IP(izz)A”, una birra al gusto di pizza

La "IP(izza)A" è una birra al gusto di pizza che farà il suo debutto il sette di aprile: diamoci un'occhiata.

Un birrificio americano ha creato la “IP(izz)A”, una birra al gusto di pizza

Pizza e birra è uno di quei binomi che conosciamo e apprezziamo un po’ tutti – uno di quegli abbinamenti non necessariamente radicati in una estensiva conoscenza gastrofighettiana, ma più comodamente intuibili (e di conseguenza godibili) a chiunque. Da qui l’idea di Belgium Brewing Co., birrificio a stelle e strisce che di recente ha avviato una partnership con l marchio di pizza surgelata Tombstone per creare la cosiddetta “IP(izz)A” – una birra al gusto di pizza.

“Sapore audace e pieno”, sostengono le due aziende nel comunicato stampa di rito. Noi, da questa parte dell’Oceano, ci chiediamo invece se non si tratti di una di quelle occasioni in cui la domanda da porsi non era “possiamo farlo?”, ma “dovremmo davvero farlo?”.

“IP(izz)A”, un nome che è tutto un programma

pizza

Mettiamo subito avanti le mani, per evitare spiacevoli incomprensioni – non abbiamo (ancora?) avuto il (dis?)piacere di lanciarci in una delle nostre prove d’assaggio, e pertanto per descriverne gusto e proprietà dovremo, ahinoi, affidarci ai toni obbligatoriamente entusiasti dei comunicati stampa. D’altro canto una birra che si presenta come “al gusto di pizza” dovrebbe, in linea di massima, attenersi al patrimonio gustativo e olfattivo della tonda per eccellenza, no?

Prima di una carta vini, le pizzerie meritano una buona carta birre (e AIS Campania dovrebbe saperlo) Prima di una carta vini, le pizzerie meritano una buona carta birre (e AIS Campania dovrebbe saperlo)

Le dichiarazioni combinate di Belgium Brewing Co. e Tombstone parlano di chiari sentori di “crosta croccante, salsa di pomodoro ed erbe e spezie saporite”. La prima, lo dobbiamo ammettere, ci mette un poco in difficoltà: può una sensazione nettamente tattile come la croccantezza trovare spazio nel corpo liquido di una birra? La sensazione di durezza delle bollicine sarà davvero così efficace da farci immaginare una crosta di pizza croccante?

La “IP(izz)A” – il nome, questo lo dobbiamo ammettere, è geniale – nasce in edizione limitata e con un tenore alcolico del sette per cento, con l’idea di proporsi appositamente per “i più audaci amanti della birra e della pizza”. Audaci è la parola chiave.

Ma torniamo al gusto – “la calda nota finale del salame piccante ti spingerà a prendere un’altra fetta… O un’altra pinta” si legge sul sito dell’azienda produttrice di birra. Non poteva mancare, in altre parole, il famoso “pepperoni” d’Oltreoceano.

Stando a quanto lasciato trapelare una confezione da quattro di “IP(izz)A” sarà disponibile a partire dal sette di aprile nei punti vendita appositamente selezionati alla modica cifra di 49 dollari e 99 centesimi, anche se è bene notare che il birrificio in questione sta portando avanti un contest online che premierà un fortunato con una confezione gratuita. A noi, in definitiva, non rimane che un dubbio – chissà che succede ad abbinare la “IP(izz)A” alla Chizza, la creazione di KFC che unisce pizza e pollo fritto.