Che l’aria dei bar di tanto in tanto finisca per tingersi di espressioni più o meno blasfeme, lo dobbiamo ammettere, non è certo una novità. Vuoi per la partita a briscola che comincia a scaldarsi perché l’amico dall’altra parte del tavolo non ha capito che era il momento di buttare l’asso, vuoi perché è in atto una dottissima discussione sul calcio e sui sistemi della vita, vuoi perché, in certi angoli dello Stivale, tali espressioni sono usate come intercalare al posto di… Beh, al posto di qualsiasi cosa. La soluzione al problema arriva da un bar di Castello di Godego, ridente paese in provincia di Treviso, che ha deciso di multare le bestemmie con tanto di tariffario. E badate bene – il ricavato finisce tutto in beneficenza.
Un euro per ogni bestemmia: il tariffario del Bar Sport
Immaginiamo che questo intento fondamentalmente nobile potrebbe fare vacillare anche i più virtuosi uomini di fede: varrà la pena dirne un paio al capo che sta al piano di sopra per aiutare i più bisognosi? Il cuore in conflitto con sé stesso – l’unica cosa di cui vale la pena scrivere.
Ma torniamo a noi – com’è nata l’idea di multare le bestemmie? Beh, a onore del vero più che di “idea” crediamo sarebbe più corretto parlare di “necessità”. Come riportato da Il Gazzettino, che ha intervistato i gestori del bar – Daniele, Michela e la loro figlia Camilla -, l’iniziativa è infatti nata durante una discussione un po’ troppo accesa tra un paio di clienti.
“L’idea mi è venuta al ritorno dalle ferie” ha spiegato Camilla. “Nel bar erano presenti due avventori che stavano discutendo animatamente, con un intercalare continuo di bestemmie. Il tutto vicino a un bambino che stava con la mamma. Ecco, in quel momento ho pensato che dovevo fare qualcosa ed è nata questa idea”.
Idea che, di fatto, è stata un successo. “I clienti l’hanno presa bene” ha continuato Camilla. “Finora nessuno si è lamentato. Anzi, quasi tutti hanno messo dentro il vaso l’euro senza bisogno di alcun richiamo, che comunque non facciamo perché non ci sono obblighi. Qualcuno ha messo soldi preventivamente dicendo che sicuramente in giornata qualcuna gli sarebbe scappata”. Gentiluomini d’altri tempi o uomini saggi, che conoscono le proprie debolezze?
Attenzione, però – quella che era nata come toppa goliardica per “tutelare” i clienti più sensibili è stata realizzata con grande professionalità. I gestori del bar hanno creato un vero e proprio tariffario: una bestemmia un euro, tre bestemmie due euro e cinquanta, bestemmia d’autore cinque euro. Siamo curiosi, però: come mai, anziché incoraggiare la creatività, che così magari si evita di offendere l’Altissimo, si è deciso di punirla?