Questa storia arriva dall’UK: qui una donna, vegana, è stata multata dal tribunale perché continuava a tenere in casa, nutrendoli, dei topi al posto di procedere con la disinfestazione come le era stato chiesto di fare.
La donna si chiama Margaret Manzoni, ha 73 anni e vive a St. Osyth, nell’Essex. Il fatto è che per lei, vegana convinta, i topi sono i suoi animali domestici. Così continuava a dargli cibo a casa sua, sostenendo che i roditori non si sarebbero mai e poi mai allontanati da casa sua, andando a infestare i vicini, perché c’era lei che si prendeva cura di loro.
Solo che non è andata proprio così: forse i topi non avevano ben inteso che non si sarebbero dovuti allontanare dall’abitazione ed ecco che hanno cominciato a invadere le case dei vicini. Che, ovviamente, hanno provveduto a denunciare la cosa alle autorità, le quali già ad aprile avevano ingiunto alla donna di procedere con la disinfestazione.
Ma niente da fare: la donna ha continuato ad “allevare” i suoi topi, questi hanno continuato a scorrazzare nel quartiere ed ecco che si arriva alla seconda sentenza: il consiglio distrettuale di Tendring ha ingiunto alla donna di disfarsi degli animali, comminandole una multa in quanto rispettano le sue convinzioni di etica vegana, ma è anche vero che altri vedono i topi come dei parassiti. In effetti la donna, durante un’udienza tenutasi il 6 ottobre, ha candidamente ammesso di aver ignorato il precedente avviso. Da lì è scatta la multa di 1.500 sterline, a cui si aggiungono le spese di 2.395 sterline per il processo e ulteriori 150 sterline di risarcimento per i vicini.
Il servizio di tutela della salute ambientale della cittadina era stato più volte chiamato dai vicini di casa (qualcuno ha anche dovuto trasferirsi perché l’odore proveniente dalla casa della donna era nauseabondo), letteralmente invasi dai topi a tal punto da aver registrato danni alle proprietà (che i topi siano distruttivi, è un dato di fatto: l’anno scorso in Australia un’invasione di topi ha distrutto tantissimi campi e raccolti). Gli addetti si sono più volte recati a casa della signora, offrendole aiuto, prima che arrivasse l’avvertimento ufficiale.
Anzi: il comune ha anche offerto alla Manzoni un alloggio alternativo, ma lei rifiutò anche quello sostenendo che i topi erano i suoi animali domestici e che le sue convinzioni etiche la portavano a doverli accudire.