Alcune multinazionali del food si stanno ribellando contro la proposta di vietare in UK le pubblicità di junk food per combattere l’obesità infantile. In questi mesi, il governo britannico si è detto determinato ad aiutare i bambini e le famiglie a fare “scelte più sane”. Inizialmente prevedeva di vietare le pubblicità online e gli spot televisivi per cibi malsani prima delle 21, ma ha inasprito ancora di più la proposta nelle ultime settimane.
C’è chi sostiene che che il primo ministro abbia cambiato rotta dopo essere stato ricoverato in ospedale con Covid-19, una malattia che può diventare ancora più grave se associata all’obesità. La proposta, che è ancora in fase di consultazione, potrebbe introdurre alcune delle più severe restrizioni al marketing digitale al mondo entro la fine del 2022.
Le aziende non sarebbero in grado di promuovere cibi ricchi di grassi, sale o zucchero negli annunci di Facebook, nei risultati di ricerca a pagamento su Google e nei post su piattaforme come Twitter e Instagram.
In una lettera al primo ministro, i dirigenti di note aziende come Kellogg’s e Mars hanno affermato di sostenere gli sforzi del governo per combattere l’obesità, ma di ritenere i piani del governo per contrastarla “sproporzionati”, oltre che non supportati da prove.
[Fonte: BBC]