In UK scoppia un singolare allarme: pare che la cena di Natale sia a rischio. A causa della siccità, infatti, sulle tavole del cenone natalizio degli inglesi potrebbero mancare i fondamentalissimi cavolini di Bruxelles, cavoli e broccoli.
Ok, al netto dell’evidente fatto che si possa sopravvivere a un cenone di Natale anche (e soprattutto) senza cavoli e broccoletti (esistono anche altre verdure da mettere in tavola), nel Regno Unito si rischia una sostanziale carenza di determinati tipi di verdure a causa della siccità. E di fragole, non dimentichiamoci le fragole, funestate da una pessima combinazione di assenza di precipitazioni e aumento dei costi di produzione.
La Gran Bretagna sta attraversando la sua siccità più grave sin dal 1976. Parecchie colture stanno patendo questa mancanza di acqua. Oltre a cavoli e cavoletti vari, anche patate, cipolle, carote e lattuga sono in sofferenza. Il problema è che non si sa quante delle piante e dei bulbi piantati nella terra arida in questi giorni sopravvivranno per poter ottenere un giusto raccolto in inverno. Il tutto aggravato dal fatto che se la siccità dovesse perdurare, potrebbero arrivare a breve divieti di irrigazione ulteriori.
Finora i supermercati della Gran Bretagna, quando si sono trovati di fronte a carenze di particolari alimenti nel paese, si sono approvvigionati con le forniture dell’Europa. Solo che la siccità dilaga dappertutto: l’acqua è diventata una questione critica per molte colture, con l’insalata che cresce striminzita perché le sue radici non riescono ad andare abbastanza in profondità per ricavare un po’ più di acqua e i raccolti di cavoli e cavolfiori che sembrano “spazzatura”.
Anche colture come la barbabietola da zucchero e il mais stanno mostrando segni di stress, senza dimenticare i prati di erba da fieno, cosa che potrebbe ostacolare gravemente l’alimentazione degli animali da allevamento.
Molti agricoltori, poi, hanno segnalato il fatto di essere stati costretti a interrompere i raccolti nelle loro aziende a causa dell’alto rischio di incendi. Basterebbe una piccola scintilla da parte della mietitrebbia o la cicca gettata da un passante negligente per scatenare vasti roghi.