Dall’UE potrebbero arrivare novità per il miele: sarà obbligatorio indicare le percentuali dei Paesi di provenienza nelle miscele di mieli. La richiesta originale di tale normativa arriva da sedici paesi, con il sostegno anche del Consiglio Europeo: Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna. A questi si sono poi aggiunti recentemente anche Austria, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Malta e Svezia.
Tramite questa direttiva in tutti i Paesi dell’Unione Europea ci sarà l’obbligo di indicare nelle miscele di mieli le diverse percentuali dei Paesi di provenienza. Questo dato andrà ad aggiungersi alla già obbligatoria indicazione del Paese di origine in etichetta. Si tratta di una modica alla direttiva 2001/110/CE la quale non garantiva corrette e complete informazioni ai consumatori.
Giuseppe Cefalo, leader degli Apicoltori italiani professionisti dell’Unaapi, ha commentato con soddisfazione questa notizia: finalmente i Paesi dell’UE, i più importanti produttori di miele d’Europa, hanno trovato un punto comune su una posizione che l’Italia sostiene ormai da tempo. Quello che serve è una direttiva comunitaria sul miele, che preveda regole uguali per tutti i Paesi in modo che i consumatori abbiano più informazioni in etichetta in merito a quale miele acquistare.