Ievgen Klopotenko non è un guerriero, ma un famoso chef: alla pistola o al fucile, egli preferisce un coltello, un tagliere e un fornello. Pertanto, quando la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina e in lui si è fatta strada l’urgenza di aiutare la sua terra, ha fatto ciò che sa fare meglio: cucinare. Nello specifico, cucinare pasti gratuiti per i più bisognosi.
Presentandosi al suo ristorante di Lviv, l’Inshni (che in ucraino significa ‘Altri’), basta infatti chiedere il menu numero due per ricevere un pasto che riempia lo stomaco senza svuotare il portafoglio. Vincitore della versione locale di MasterChef, Klopotenko ha aperto il locale appena una settimana fa per aiutare i profughi del suo Paese. “Il mio obiettivo e la mia missione nella vita è nutrire le persone” spiega lo chef, molto famoso in Ucraina per aver vinto la versione locale di MasterChef e aver proposto il borscht, un tradizionale piatto ucraino, come Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Klopotenko, inoltre, aveva già fatto parlare di sé dall’inizio della guerra per aver trasformato il suo ristorante stellato in un rifugio per i combattenti.
Il ristorante in questione è stato finanziato in parte dai risparmi di Klopotenko e in parte da alcune donazioni e dai clienti che invece scelgono il menu numero uno. Molti dei clienti sono profughi che hanno abbandonato le loro case e stanno tentando di raggiungere la Polonia. “Sono stata costretta a trasferirmi a causa della guerra” spiega una dei clienti più abituali, la 73enne Olena Severinova, la cui casa è stata ridotta a un cumulo di macerie.