Dall’Unione Africana arriva un accorato appello: in Ucraina è necessario sminare il porto di Odessa per evitare la carestia (fra l’altro nel Corno d’Africa quest’anno è stata registrata la peggior siccità nel corso degli ultimi 40 anni) e permettere l’esportazione del grano.
A chiedere lo sminamento è stato Macky Sali, il presidente del Senegal e principale esponente dell’Unione Africana. Sali ha anche affermato di essere stato rassicurato da Vladimir Putin in persona: i russi non attaccheranno quell’area.
Il problema è che se le esportazioni di grano non ripartiranno, in Africa si svilupperà una situazione di grave carestia che potrebbe destabilizzare tutto il continente. Il fatto è che l’Africa dipendente tantissimi dal grano russo e ucraino, nonché dai loro fertilizzanti.
Sali ha anche spiegato che se i fertilizzanti non arrivano durante l’inverno, in pratica durante la stagione delle piogge, vuol dire che non ci sarà nessun raccolto. Per questo motivo Sali la settimana scorsa ha incontrato Putin a Mosca. Il premier russo ha garantito al leader senegalese che i russi non attaccheranno quella zona, ma Sali gli ha ricordato che gli ucraini sostengono che se tolgono le mine, i russi entreranno nel porto. Ma Putin assicura di no e Sali si fida dell’impegno preso (almeno, fino a quando non avrà dimostrazione del contrario non ha elementi per contraddire quanto promesso da Putin).