Secondo le ultime stime delle autorità dell’Ucraina la produzione di cereali e semi oleosi sarà inferiore di un 40%-50% rispetto a quanto messo a segno lo scorso anno, complice l’imperversare della guerra sul territorio nazionale che di fatto ha ridotto drasticamente, tra bombardamenti e mine inesplose, il territorio coltivabile in maniera sicura. In questo contesto, Kiev si è rivolta all’Europa in cerca di nuovi aiuti finanziari per poter traghettare questo periodo di forti difficoltà.
Così, mentre il Governo lavora per istituire due nuovi corridoi terrestri per riprendere l’export di grano, le autorità competenti dovranno trovare un modo per sostenere la produzione alimentare nazionale. A tal proposito Commissario europeo all’agricoltura, Janusz Wojciechowski, si è premurato di ricordare che “La priorità immediata è portare via il grano dall’Ucraina”, in modo da consentire a Kiev di liberare spazio di archiviazione per il prossimo raccolto. “È fondamentale intensificare il nostro lavoro sulle vie della solidarietà, ma è anche fondamentale che i porti ucraini del Mar Nero siano nuovamente operativi”.
Wojciechowski ha poi commentato le più recenti previsioni del raccolto di cereali in Europa, che di fatto mostrano un calo netto; e ha puntato il dito contro la siccità e le condizioni meteo avverse. “In diversi Stati membri sono state osservate forti piogge e grandine, in alcuni casi queste piogge sono state benefiche per le colture, in altri sono state dannose, a causa della loro intensità” ha spiegato. “Sebbene la situazione generale rimanga buona questa instabilità legata al clima ha influito sulle prospettive di produzione in alcune regioni e le nostre ultime previsioni sulla produzione di cereali sono state ridotte di 2 milioni di tonnellate per il secondo mese consecutivo, raggiungendo 293,8 milioni di tonnellate”.