Da qualche giorno a questa parte abbiamo preso a raccontarvi dei continui viaggi delle navi cargo che, dopo aver salpato dai porti dell’Ucraina sulle acque del Mar Nero, stanno di fatto facendo rotta verso le rispettive destinazioni. Dopo il raggiungimento degli accordi del caso in quel di Istanbul, infatti, il flusso delle esportazioni alimentari via mare dal cosiddetto Granaio d’Europa è stato ripristinato senza – quasi – intoppi: solo nella giornata di oggi, giovedì 18 agosto, abbiamo riportato della partenza di tre nuovi mercantili diretti verso la Turchia e Amsterdam, e nei giorni precedenti vi abbiamo segnalato l’arrivo dei primi due carichi di derrate alimentari – rispettivamente mais e soia – anche sulle coste del nostro caro vecchio Stivale.
Così, mentre i lavori procedono, qualcuno si permette di lasciarsi prendere un poco dall’ottimismo: è il caso di Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, che ha sottolineato come, in meno di un mese, 21 nave siano già partite dai porti ucraini e altri 15 mercantili siano invece partiti da Istanbul per l’Ucraina per fare il pieno di grano e altre forniture alimentari.
“Mentre parliamo oltre 560.000 tonnellate di grano e altri alimenti degli agricoltori ucraini stanno arrivando ai mercati di tutto il mondo” ha commentato a tal proposito Guterres. “Lo slancio positivo sul fronte alimentare riflette una vittoria per la diplomazia, per il multilateralismo, è un accordo senza precedenti, ma è solo l’inizio”.