Le scorte di grano dell’Ucraina (al sicuro nei territori non ancora occupati dalle forze russe) sono abbastanza grandi da sfamare la popolazione, e lo stesso si può dire delle scorte di carburante per le esigenze degli agricoltori secondo quanto dichiarato dal viceministro dell’agricoltura Taras Vysotskiy.
Nel corso dello stesso intervento, Vysotskiy ha anche spiegato che l’Ucraina è riuscita a intensificare le esportazioni di grano utilizzando “rotte alternative” dopo il blocco dei porti sul Mar Nero, e che di fatto le previsioni per maggio mostrano un cauto ottimismo. Stando ai calcoli redatti dagli analisti della APK-Inform, società che si occupa dei servizi di informazione nel settore agricolo nei Paesi dell’Europa dell’Est, il cosiddetto Granaio d’Europa è riuscito a esportare circa 923 mila tonnellate di grano nel solo mese di aprile, in forte calo rispetto ai 2,8 milioni esportati l’anno scorso nello stesso mese.
“A oggi abbiamo circa 25 milioni di tonnellate di grano e semi oleosi in stock” ha spiegato il viceministro Taras Vysotskiy. “I territori temporaneamente occupati, invece, avevano scorte per 1,3 milioni di tonnellate. Dal punto di vista della fornitura di cibo, per quanto riguarda i cereali, abbiamo risorse sufficienti nel territorio sotto il nostro controllo per sfamare tutti i 40 milioni di ucraini”.