Continuano le misure adottate dall’Ucraina nel tentativo di “mantenere l’equilibrio del mercato interno”: dopo aver sospeso le esportazioni di prodotti alimentari per allontanare il rischio di carenza cibo, il ministero dell’Agricoltura ucraino ha annunciato il divieto dell’export di fertilizzanti agricoli.
Tradizionalmente, i contadini ucraini iniziano il lavoro sui campi primaverili negli ultimi giorni di febbraio o nei primi di marzo, in base all’andamento del clima. Con le aree a est minacciate dall’avanzata dell’esercito russo e da potenziali scontri, tuttavia, la produzione sarà limitata alle aree sicure nell’ovest del Paese: l’obiettivo, come ha spiegato nella giornata di venerdì il Presidente Volodymyr Zelenskiy, è quello di seminare quanto più possibile nonostante l’invasione in atto. Il sindacato dei produttori agricoli, inoltre, ha spiegato che molto probabilmente gli agricoltori locali sacrificheranno le produzioni di colza, mais e girasoli sostituendole con grano saraceno, avena e miglio.