Questa volta è il World Food Programme a diramare l’allarme. Nonostante gli aiuti alimentari consegnati a più di 700mila persone, in Ucraina il 45% della popolazione, circa la metà, non ha cibo a disposizione.
Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente del World Food Programme Italia, ha spiegato che la sua organizzazione è impegnata in prima linea in Ucraina, avendo già distribuito cibo a più di 716mila persone. Inoltre l’associazione sta pensando a come arrivare ad aiutare 1,2 milioni di persone nel giro didue settimane e 2,4 milioni in un mese.
A distanza di un mese dall’inizio della guerra, secondo il WFP, il 45% della popolazione ucraina è in difficoltà per quanto riguarda gli approvvigionamenti alimentari. Riuscire ad aiutare i 3 milioni di persone coinvolti nella guerra, fra cui gli sfollati che rimangono in Ucraina e i 300mila rifugiati che sono scappati nei paesi limitrofi, non è semplice.
Il WFP stima che una persona su cinque in Ucraina abbia messo in atto strategie di gestione del cibo, come, per esempio, ridurre le razioni o il numero dei pasti, con gli adulti che rinunciano al cibo o mangiano di meno in modo da sfamare i bambini.
Nonostante le difficoltà, i volontari del WFP sono riusciti a distribuire cibo, farina e razioni alimentari in molte città ucraine. E continueranno in tal senso anche in futuro.