Il World Food Programme, organizzazione delle Nazioni Unite premiata con il Premio Nobel per la Pace nel 2020, sta avviando un’operazione di emergenza per fornire assistenza alimentare alle persone in fuga dal conflitto tra Russia e Ucraina, in seguito di una richiesta ufficiale da parte del governo del Paese invaso.
L’operazione di assistenza sarà declinata secondo principi di neutralità, imparzialità, umanità e indipendenza, e si occuperà di mettere al sicuro i rifugiati nei Paesi vicini. Si stima che già 442 mila ucraini siano fuggiti dal Paese natale per cercare rifugio presso il vicinato, con ingorghi lunghi chilometri che occupano la parte ovest dell’Ucraina. Verso il confine con la Polonia la maggior parte di loro sono donne e bambini, pronti ad affrontare attese che possono arrivare fino a 40 ore con la temperatura notturna che si aggira sui -2 gradi Celsius. A Kiev, capitale ucraina e una delle città che maggiormente sta subendo le conseguenza del conflitto, il personale del WFP afferma che le scorte di cibo stanno finendo, con gli scaffali dei supermercati quasi del tutto svuotati: al momento le squadre del WFP si trovano sul campo per guidare l’emergenza telecomunicazioni e logistica per conto delle Nazioni Unite.
Siamo profondamente preoccupati per l’impatto delle ostilità sulle vite e sui mezzi di sussistenza dei civili”, ha affermato Margot van der Velden, Direttore per le Emergenze del WFP. “Con l’evolversi della situazione, è necessario garantire che le comunità colpite abbiano accesso continuo a qualsiasi sostegno umanitario di cui potrebbero aver bisogno e che sia garantita la sicurezza del personale umanitario sul campo”.