La prima nave umanitaria noleggiata dalle Nazioni Unite al fine di trasportare i cereali ucraini è salpata: la partenza è avvenuta nella giornata di oggi, martedì 16 agosto, dal porto della città di Pivdenny, nella regione meridionale dell’Ucraina. Secondo quanto lasciato trapelare dalle autorità competenti il mercantile in questione trasporta un carico di circa 23 mila tonnellate di grano, che verranno trasportate verso l’Africa. Brave Commander – questo il nome della nave cargo – approderà al porto di Gibuti, dove il carico, stando a quanto dichiarato dal ministero delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Mykolajovyč Kubrakov, sarà consegnato all’arrivo ai consumatori in Etiopia.
Si tratta a tutti gli effetti di una boccata di ossigeno per alcuni dei Paesi che, negli ultimi mesi, hanno accusato con maggiore intensità le conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina: come già aveva accennato mesi fa il Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, infatti, è necessario tutelare gli Stati e i territori più vulnerabili e poveri che, di fatto, rischiano di restare travolti dall’imperversare di una crisi alimentare su scala globale. La speranza, nel frattempo, è che questo trasporto si concluda in modo differente dal primo dopo lo sblocco dei porti, dove il compratore decise di cancellare l’accordo a causa dell’eccessivo ritardo della nave cargo.