Andiamo in Ucraina perché qui pare il sindaco filorusso Vladimir Saldo, insediato dalla Russia alla guida di Kherson, sia stato avvelenato dallo chef che aveva appena assunto.
O questo, o lo chef in questione deve tornare a fare un po’ di gavetta alla scuola di cucina. Vladimir Saldo, questo il nome del primo cittadino della città di Kherson, sindaco sostenuto dalla Russia, potrebbe essere stato avvelenato da uno chef che aveva iniziato a lavorare in casa sua solamente il giorno prima.
Lo scorso 3 agosto Vladimir ha cominciato a sentirsi strano: non riusciva a pensare bene e i polpastrelli erano diventati insensibili. E il tutto dopo aver mangiato il cibo preparato dallo chef in questione.
Non appena il sindaco si è sentito male, ecco che Saldo è stato portato d’urgenza in un ospedale in Crimea. Qui i medici lo hanno messo in coma farmacologico e lo hanno rispedito a Mosca in aereo.
Qualcuno si era spinto a dire che Vladimir era entrato definitivamente in coma, ma il vice capo dell’amministrazione che la Russia ha insediato a Kherson ha negato la veridicità di tali rapporti.
Tramite una dichiarazione su Telegram, Kirill Stremousov ha spiegato che tali rapporti facevano parte della guerra dell’informazione dell’Ucraina contro la Russia. Tuttavia ha confermato che Saldo era malato e che al momento stava riposando. La cosa strana è che è che anche l’emittente statale russa RT aveva riferito che Saldo era in coma e in fin di vita. Chi ha ragione, dunque? C’è comunque un motivo per cui il suo quasi omonimo Vladimir Putin si circonda di assaggiatori, forse avrebbe dovuto prendere esempio da lui.
Ricordiamo che l’area di Kherson fa parte di una zona dell’Ucraina occupata dalla Russia. E che non è certo la prima volta che in Ucraina viene usato il veleno: ad aprile erano stati distribuiti cibo e alcol avvelenati ai soldati russi.