Bernabei ha annunciato tramite i propri canali social la sospensione della vendita di qualsiasi bevanda alcolica prodotta in Russia: uno statement deciso, che non lascia spazio a dubbi o interpretazioni e che ribadisce la volontà del marchio di condannare la guerra in Ucraina ripudiando qualsiasi forma di violenza.
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La mossa di Bernabei potrebbe ledere le sue finanze anche nel lungo termine: come si può leggere nell’annuncio in questione, infatti, le etichette di fabbricazione e marca russa (con la Vodka che chiaramente occupa la prima posizione) rappresentano “circa il 25% del fatturato della categoria di riferimento”. Ciononostante, Bernabei ribadisce che, “in un periodo storico simile, le valutazioni sulle performances devono necessariamente lasciare spazio al valore etico più alto del ripudio di un conflitto bellico”. Una domanda, però, noi sentiamo il dovere di farcela: ha davvero senso boicottare la vodka?