Nella giornata di oggi, venerdì 9 settembre, è atteso l’arrivo al porto di Bari di due nuove navi cargo provenienti dall’Ucraina e che trasportano un carico complessivo di 20 mila tonnellate di grano tenero. Al di là del chiaro entusiasmo, è tuttavia bene ricordare che il loro arrivo (così come la loro stessa partenza dai porti sul Mar Nero) è stato certamente accordato prima dei più recenti commenti di Vladimir Putin sull’accordo stesso: il leader russo, infatti, pare intenzionato a rinegoziare i termini che attualmente regolano il flusso di derrate alimentari dal cosiddetto Granaio d’Europa, mirando a diminuire considerevolmente la mole delle esportazioni.
Si tratterebbe, ovviamente, di un notevole passo indietro rispetto allo spiraglio di ottimismo che era trapelato in seguito agli accordi di Instabul: il presidente della Russia, tuttavia, pare del parere che il grano (così come gli altri beni alimentari) che stanno attraversando il Mar Nero dovrebbero essere in primis diretti verso i Paesi poveri o in maggiore difficoltà economica. L’arrivo della Triump IV e della Simas – i due mercantili diretti verso Bari, per l’appunto – sembra tuttavia al sicuro: l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha comunicato di aver già predisposto tutte le procedure necessarie per le verifiche “che saranno effettuate da parte dei propri ispettori specializzati”; e il loro approdo sulla costa italiana dovrebbe avvenire tra una manciata di ore.
La prima imbarcazione, la Triump IV, è “salpata dal porto fluviale di Reni, confinante con la Moldavia e la Romania”, e “trasporta un carico di seimila tonnellate di grano tenero. Seguirà l’arrivo della seconda imbarcazione, la ‘Simas’, salpata dal porto di Odessa, con sosta a Istanbul per i controlli, trasporta un carico di oltre 14 tonnellate di grano tenero”.