“Spazio, ultima frontiera”: di sicuro né Kirk (o forse Kirk sì, a ripensarci bene), né Picard intendevano che un bar-mongolfiera fosse l’ultima frontiera del turismo spaziale e dei viaggi fra le stelle.
La start-up Space Perspective ha lanciato l’ultima moda per quanto riguarda il turismo fra le stelle: sorseggiare un drink mentre si sta comodamente seduti in un bar-mongolfiera che viaggia nello spazio.
Lo so, detta così uno si può immaginare una cosa in stile Balle Spaziali (ricordate l’iconica scena del bar spaziale, omaggio all’altrettanto iconica scena di Alien?), ma Jane Poytner, co-fondatrice e co-CEO di Space Perspective, la descrive in un’altra maniera.
In pratica si tratta di scivolare nello spazio in una capsula pressurizzata simile a un’enorme mongolfiera delle dimensioni di uno stadio da calcio (e se un meteorite dovesse accidentalmente impattare col pallone e bucarlo? Lo so, abbiamo visto troppi film di fantascienza, ma è sempre bene essere preparati).
I passeggeri potranno ammirare un panorama mozzafiato durante un viaggio lungo sei ore, sorseggiando anche qualche drink nel bar che si troverà a bordo della nave (tranquilli futuri passeggeri, ci sarà anche un bagno).
Secondo Poytner, il viaggio sarà molto dolce e senza intoppi (ehm, sì, vallo a dire a tutti i nostri amati film sci-fi), garantendo ai passeggeri un’esperienza simile a quella degli astronauti (ma si spera senza tutti i vari “Houston, abbiamo un problema”).
Il bar-mongolfiera verrà spedito in orbita poco prima dell’alba, in modo da avere la vista migliore in assoluto. Ovviamente il tutto al modico costo di 125mila dollari a passeggero, con deposito rimborsabile di mille dollari. In realtà, se vi sembra eccessivo, sappiate che il viaggio costa decisamente di meno rispetto a quelli proposti da Virgin Galactic: qui si parla di 450mila dollari.
Il primo volo di prova pilotato, se tutto andrà bene, dovrebbe avvenire nel 2023, mentre per i primi viaggi commerciali bisognerà attendere il 2024. Se foste interessati a questa esperienza, nel dubbio non sarebbe male diventare amici di qualcuno di nome Ripley. Così, tanto per andare sul sicuro.
A proposito di astronauti: la NASA sarà riuscita a scoprire come migliorare i loro pasti?