Il tracciato di volo prevedeva di partire da Oslo e di atterrare in quel di Malaga, ma l’aereo si è visto costretto a effettuare un atterraggio di emergenza a Copenaghen per far salire i passeggeri senza biglietto. Uno, in particolare: un topo vivo, apparentemente saltato fuori dal pranzo di una passeggera. Pranzo offerto a bordo, badate bene. Avrà alzato la mano per dire “Cameriere, c’è un topo nella mia minestra”?
Stando a quanto riportato dai colleghi della BBC a dare le ali alla notizia – ah ah ah! – è stata la stessa compagnia aerea, la Scandinavian Airlines. Nulla da nascondere, insomma, nessuno scheletro nell’armadio. Al massimo roditori nella zuppa. Ma come ci è finito a bordo?
La risposta della compagnia aerea
Prima un paio di norme operative, così da chiudere i punti di trama lasciati aperti: atterrati nella capitale danese, i passeggeri hanno potuto (e dovuto, come vedremo tra poco) riprendere il loro viaggio a bordo di un altro aereo. Un cambio, è bene notarlo, perfettamente in linea con quelle che di fatto sono le procedure aziendali.
Il nostro protagonista, in altre parole, rappresentava “un rischio per la sicurezza“, e l’aereo era dunque da evacuare. L’impressione è che Leslie Nielsen fosse ancora tra noi potrebbe farci un film. Battute a parte, i rischi erano seri e concreti. Spiega Oystein Schmidt, portavoce della Scandinavian Airlines: “Si tratta di un qualcosa che accade raramente”. E meno male.
Le compagnie aeree sono solite imporre severe restrizioni per quanto concerne la presenza di roditori a bordo dei propri velivoli, in quanto gli animali potrebbero finire per rosicchiare i cavi elettrici e compromettere la sicurezza del volo. E i passeggeri? Come l’hanno presa?
Jarle Borrestad, un passeggero del volo, ha pubblicato un breve commento su Facebook per raccontare la vicenda: “Che ci crediate o no, una signora accanto a me ha aperto il cibo e ne è saltato fuori un topo”. Come potrete avere intuito, la signora in questione non ha gradito l’apporto proteico extra al suo pasto. “Ora siamo atterrati all’aeroporto di Copenaghen per cambiare volo”. Tutto è bene quel che finisce bene… Ma il topo?