Rimaniamo sempre in provincia di Bari, ma per un fatto di cronaca questa volta. Qui a Triggiano sono stati arrestati gli uomini che pretendevano il pizzo, birra e focacce gratis da un panificio, minacciando il titolare.
I malviventi chiedevano al titolare di un panificio sito nel centro storico di Triggiano del denaro, mensilmente. Inoltre volevano anche che desse loro birra e focacce senza mai pagare, il tutto condito da violenze e minacce. Però ora la banda è finita in carcere.
Grazie a otto ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip Rossana De Cristofaro su richiesta della Procura e dopo le indagini dei Carabinieri, ecco che in carcere è finito il 39enne Nicolangelo Manzari, Nicola De Giosa, Sebastiano Pappagallo, Giammario Frontino, Pietro Paolo Battista e Michele Citarelli. Due persone, Simone Pepe e Raffaele Vallone, sono finite ai domiciliari, mentre altre cinque persone (Serafina Manzari, Antonio Dicosola, Domenico Ardito, Antonio Assolutissimamente e Piero Zaccaria) sono attualmente sotto indagine.
Diversi i reati a loro contestati, fra cui:
- concorso in lesione personale aggravata
- porto e detenzione di armi comuni da sparo
- spaccio di sostanze stupefacenti
- estorsione
- furto aggravato
- ricettazione
Curiosamente l’indagine è nata a monte delle minacce al panificio. Tutto aveva preso il via da quando, il 12 gennaio 2020, il Manzari aveva subito un agguato a colpi di pistola ad opera di Vito Magistro e Pietro Raimondi, arrestati poco dopo in quanto esecutori materiali. Pappagallo, invece, era il mandante. Il motivo dell’agguato era il mancato pagamento di 500 euro di stupefacenti da parte del Manzari.
Da lì l’indagine si era allargata: l’attività illegale principale degli indagati pareva essere la vendita di droga al dettaglio nella zona di Triggiano.
Tuttavia, indagando, ecco che i Carabinieri avevano scoperto che alcuni membri della banda ogni tanto si dedicavano alle estorsioni. Oltre al panificio in questione, fra le vittime di Manzari e Frontino ci sarebbe stato anche un elettricista: dopo avergli rubato gli attrezzi di lavoro, avevano provato ad estorcergli 1.500 euro. Solo che l’elettricista si era rifiutato e li aveva denunciati.