Utilizzavano una tipologia di carne di maiale danese, il Duroc, piuttosto facile da allevare e dalla qualità particolarmente magra, e la utilizzavano per la realizzazione di insaccati che si fregiavano della DOP del Prosciutto di Parma e del Prosciutto di San Daniele. È il caso di sei imprenditori della zona limitrofa a Treviso, che ora dovranno pagare le conseguenze per la maxi truffa ai danni dei consorzi.
Consorzi i cui disciplinari, come ben potete immaginare, prevedono invece l’utilizzo esclusivo di suini italiani. L’indagine è partita da una maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Torino, che sostiene che lo sperma del maiale danese sarebbe fatto arrivare in Italia congelato per poi essere utilizzato per fecondare le femmine, e ha portato all’accusa dei sei imprenditori per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mandaci e falsificazione della documentazione. Nella giornata di oggi martedì 15 febbraio si è aperto il dibattimento di fronte al giudice Francesco Sartorio: un imputato ha chiesto la messa alla prova, mentre gli altri 5 hanno scelto la strada del giudizio.