Fai vedere il seno, più ce l’hai grosso più shot vinci. Il cartello è affisso in un bar di Treviso e a fotografarlo e condividerlo su Instagram è stato Andrea, uno psicoterapeuta che si era fermato nel locale per una pausa pranzo.
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“Mi imbatto in questo cartello: resto in silenzio, attonito, basito. Guardo in faccia il titolare: giovane, atletico, cupo. Penso a che degrado generiamo ogni giorno. La squalifica per la donna è disarmante, la squalifica misurata addirittura per taglia di reggiseno o per disponibilità sessuale”, si legge sul profilo dello psicoterapeuta.” La domanda con cui esco dal locale è potente – hai poi continuato. Perché nessuno degli avventori di questo locale ha mai detto nulla? Perché devo essere io il primo a denunciare questo degrado intellettuale? Il “cartello” è evidentemente appeso da tempo, perché nessuno ha mai sollevato la questione? La dignità della donna non vale più nulla?”.
Scoppiata la polemica sui social, Angelo, il proprietario si affretta a dire la sua al Corriere del Veneto: “Ognuno pensi ciò che vuole, ma questo era uno scherzo”. “Il cartello – ha poi continuato – è appeso da 6 anni e nessuno ha mai detto nulla”.
[Fonte La Repubblica – Photo Credit: Andrea Sales Instagram]