I bar di Trento e provincia dovranno dire addio alle slot machine: a partire da agosto 2020 verranno rimosse tutte le slot presenti in punti vendita diversi dalle sale giochi, ivi inclusi bar e pub.
In realtà già dal 2015 nella provincia di Trento era attivo il divieto di collocare slot machine e apparecchi da gioco a meno di 300 metri dai luoghi considerati sensibili come scuole, centri per i giovani, centri anziani e ospedali.
Non tutti sono però contenti di questa svolta: Cisl Fisascat Trentino ha fatto sapere che in questo modo verranno persi parecchi posti di lavoro. Una nota di Cisl Fisascat ha fatto sapere che, al di là della questione sulle dipendenze e della riduzione delle entrate fiscali collegate al gioco lecito, si paventa un danno economico per le attività imprenditoriali con una diminuzione dell’80% della copertura del territorio della provincia e con una perdita del 30-40% del fatturato.
Il rischio è anche quello che nel mercato entrino di prepotenza i grandi colossi multinazionali, gli unici che potrebbero riuscire a sopportare i nuovi vincoli. Il tutto si traduce in una riduzione dei posti di lavoro diretti (soprattutto per quanto riguarda i dipendenti delle aziende che installano e riparano tali apparecchi) e indiretti (dipendenti dei bar, circoli, negozi di scommesse e sale bingo).
Si parla di un settore che occupa più di mille addetti in zona. Con questo provvedimento, molti di loro perderanno il posto di lavoro e parecchi altri troveranno difficoltà nell’essere ricollocati vista anche la grave crisi economica del momento.
Della questione si era parlato anche qualche tempo fa: a Mantova si ipotizzava che i bar che rinunceranno alle slot machine, potranno beneficiare di uno sconto sulle tasse.