Il sistema grappa in Trentino Alto Adige lancia l’allarme per il Coronavirus, ma non esclude un recupero che possa condurre a un auspicato ritorno della normalità. A sollevare dubbi e preoccupazioni è il neo presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, Bruno Pilzer, che al momento parla di “una campagna leggermente più contenuta”.
Nello specifico Pilzer dichiara che con l’inizio del suo mandato cercherà un confronto e una riflessione sulle future esigenze in una logica di equilibri aziendali e aggiunge che “grazie anche all’Istituto Mach, è stato raggiunto un buon livello di qualità di grappa che si può migliorare”.
Afferma poi che è “necessario innovare senza distruggere e affiancare alla qualità produttiva una qualità di racconto”. Il presidente dichiara, inoltre, di rendersi “conto che la grappa sta soffrendo di più di quello che ci si può aspettare ed è necessario migliorare la conoscenza, offrendo la possibilità di entrare in distilleria garantendo tutte le regole di sicurezza del momento potendo contare su un cambio generazionale che può favorire, viste le specializzazioni, una qualità di racconto”.
Al momento ogni anno in Trentino sono prodotti circa 7500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) ovvero circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando a 130 mila quintali di vinaccia.
Fonte: [Agenzia di stampa Ansa]