Ottenere cibo dall’aria? Stiamo forse semplificando eccessivamente, ma i risultati ottenuti da un team di scienziati cinesi e diffusi in uno studio di questi giorni fanno proprio pensare a una certa fantascienza alla Star Trek: sono infatti riusciti a convertire la CO2 in una singola cellula di proteina. Una svolta che potrebbe avere importanti ricadute sia per il raggiungimento della sicurezza alimentare che per lo smaltimento delle emissioni di gas serra.
Questione di efficienza
Quella della fotosintesi microbica (MES), processo che permette di convertire l’anidride carbonica in proteine, non è una novità di per sé, ma non si largamente diffusa a causa della produzione di sottoprodotti di scarso valore, acetato e metano, e la scarsa produttività del processo.
Per ovviare a questo problema, i ricercatori della Xi’an Jiaotong University e del Tianjin Institute of Industrial Biotechnology hanno sviluppato un nuovo approccio, utilizzando un doppio reattore che integra sia un processo anaerobico, in cui la MES converte la CO2 nei suoi sottoprodotti, e uno aerobico, in cui dei batteri producono le proteine. Un’idea che ha portato la resa al 74%, bel oltre quella della produzione di altre proteine come soia e farine di pesce.
Gli impieghi concreti
Le proteine ottenute da questo processo sono di ottima qualità, ricche di amminoacidi essenziali, e potrebbero essere usate per integrare mangimi, ma hanno anche grande potenziale per il consumo umano, inserendosi nel crescente mercato delle proteine alternative. Importanti anche i risvolti per l’ambiente, andando a ridurre notevolmente l’utilizzo di acqua e la produzione di acque reflue. Pensando un po’ più in grande, è evidente come una scoperta del genere possa rivoluzionare la produzione di cibo, facendo diventare la CO2 da scarto di cui limitare le emissioni a parte integrante di un’economia circolare.