In Toscana c’è stato un maxi sequestro di pesce: in pratica in totale sono state sequestrate 3 tonnellate di pesce e prodotti ittici non a norma per diversi motivi e in differenti località.
L’esito di questa operazione è stato quello di 3 tonnellate di prodotti ittici e un attrezzo da pesca sequestrati, 45 lavoratori multati, 70mila euro di sanzioni e ben 45 illeciti, fra cui anche uno di natura penale. La Direzione Marittima della Toscana di Livorno ha concentrato i controlli al porto di Livorno e in alcuni depositi di aziende di importazione, senza dimenticare i rivenditori all’ingrosso.
Durante queste ispezioni, in alcuni magazzini appartenenti a una società di importazione di cibo di Campi Bisenzio controllata da cinesi, ecco che la Guardia Costiera ha proceduto al sequestro di più di 2 tonnellate di prodotti ittici. Il motivo? Venivano importati dal Sud Africa e immessi in commercio in Italia con denominazioni non conformi. Inoltre proseguono le indagini per capire se il titolare dell’aziende avesse i necessari documenti relativi alla tracciabilità.
Le ispezioni sono poi continuare ed è partito un sequestro di 800 kg di prodotti in due grossisti con sede a Livorno e Firenze. In questo caso la merce non era solo parzialmente priva dei documenti inerenti la tracciabilità, ma era anche scaduta. Oltre al sequestro, poi, ai titolari sono state comminate multe per un totale di 5mila euro.
Infine è stata sequestrata anche una rete a strascico di un peschereccio di Castiglioncello in quanto non conforme alle direttive nazionali ed europee che impongono maglie più larghe. Oltre alla rete è stato anche sequestrato il pescato che è stato poi regalato a enti di carità locali per distribuirlo a chi ne aveva bisogno. Inoltre il comandante del peschereccio si è visto anche comminare una multa di 2mila euro.