Il consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ottiene dalla Regione il via libera alle modifiche apportate al disciplinare della prima Docg italiana che avrà, tra le prime della regione, l’obbligatorietà di indicare in etichetta la dicitura “Toscana”.
Questo per evitare la sinonimia del termine “Montepulciano” con la denominazione “Montepulciano d’Abruzzo” e per fare chiarezza sul mercato sull’origine territoriale del Vino Nobile di Montepulciano.
Nel 2012 il Consorzio insieme al Consorzio Vini d’Abruzzo, alla Regione Toscana, alla Regione Abruzzo, al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e da Federdoc aveva firmato un protocollo d’intesa nel quale i due Consorzi si erano impegnati ad intraprendere iniziative che favorissero la corretta identificabilità dei due vini ed in particolare dei rispettivi territori di origine.
L’8 luglio 2109, la Giunta regionale toscana ha espresso parere positivo sulla istanza di modifica dei disciplinari di produzione delle denominazioni Vino Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Vin Santo di Montepulciano nell’inserire in etichetta la dicitura territoriale “Toscana”, in aggiunta alla denominazione. Dal punto di vista del procedimento, adesso la proposta di modifica passa all’esame del Ministero che la esaminerà dal punto di vista tecnico, per poi portarla all’esame del Comitato Nazionale Vini.
«Un traguardo importante per la nostra denominazione, frutto di un percorso portato avanti con tenacia dal Consorzio e condiviso con la Regione Toscana, che fin da subito ha saputo interpretare le esigenze dei produttori – spiega il Presidente del Consorzio del Vino nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – questo permetterà di apportare maggiore chiarezza in tutti quei consumatori, soprattutto stranieri, che ancora oggi fanno confusione con la denominazione abruzzese».
Una notizia, quella della nuova introduzione nel disciplinare di produzione, che evidenzia l’importanza del lavoro svolto in questi anni dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, proprio nei confronti della tutela e della promozione non solo del vino ma di un territorio con la sua storia e le sue tradizioni.
[fonte: Ansa]