A Bologna per la Festa di San Petronio arrivano i tortellini al pollo per i musulmani. E’ stato l’arcivescvo Matteo Maria Zuppi a pensare a questo “tortellino dell’accoglienza”. Inutile dire che tale decisione ha suscitato qualche polemica, sia dal punto di vista degli integralisti della tradizione che da quello di parte del mondo politico.
Questa variante del tortellino classico prevede l’utilizzo di carne di pollo al posto di mortadella, lombo e prosciutto, con sempre uova, parmigiano e ricotta. Tale ricetta senza maiale è destinata sia ai musulmani sia a chi vuole godersi i tortellini pur mangiando più leggero. Questo, almeno, secondo quanto affermato da Paola Lazzari Pallotti, presidente dell’Associazione sfogline che ha creato la ricetta della discordia.
Eh sì, perché questa variante diversa da quella depositata alla Camera di Commercio non è piaciuta al centrodestra. Matteo Salvini sostiene che creare dei tortellini senza carne di maiale sia come realizzare del vino rosso senza uva. Da qui il passo logico successivo, sempre il solito a dire il vero: stanno cancellando la nostra storia e cultura. Al più, se vogliamo dirla tutta, la stanno ampliando visto che i tortellini di pollo non vanno a sostituire quelli di maiale, ma li affiancano. Inoltre, forse, Salvini non è il candidato più adatto per parlare di tortellini e cambi della tradizione: ricordate quanto fece arrabbiare i bolognesi proprio con un piatto di tortellini con ragù alla salsiccia? Anche quella era una variazione alla tradizione, no?
Dello stesso tenore anche Lucia Borgonzoni, candidata alle Regionali 2020: lei parla di snaturazione dei tortellini per ammiccare all’Islam. E rincara la dose sostenendo che non si tratti di integrazione, bensì di offesa contro le tradizioni.