Non c’è pace nelle mense, soprattutto a Torino, epicentro della questione “panino da casa”, con tante mamme che non si fidano del servizio scolastico e rivendicano il diritto di costruirsi un’alternativa “home made”, permettendo ai propri figli di portarsi il pranzo al sacco a scuola.
Diritto che, secondo la Corte Suprema di Cassazione, sostanzialmente non esiste, motivo per cui le mamme hanno dovuto infine arrendersi e cedere, seppur malvolentieri, alla mensa scolastica.
Tra queste, anche la mamma di un bambino di religione musulmana, che fino all’anno scorso (così come faceva da tre anni a questa parte) si portava per il pranzo a scuola il famoso “panino da casa”, e invece – così come gli altri – da settembre ha dovuto farne a meno.
Finché, nel piatto del pranzo di quel bambino non è per sbaglio arrivato del prosciutto, e lui lo ha anche mangiato, nonostante i musulmani non possano per motivi religiosi mangiare la carne di maiale. Ad accorgersene e a riferirlo alla mamma, che ora è furiosa con il servizio scolastico, è stata la sorella più grande del bambino, che frequenta la stessa scuola elementare dove è avvenuto l’incidente. Un episodio che, ci scommettiamo, contribuirà a riaprire la questione (mai veramente risolta) del panino da casa.
[Fonte: La Repubblica]