Non vorrei dire ve l’avevamo detto ma ecco, noi ve l’avevamo detto che il Salone del Gusto di Slow Food esce dagli spazi asettici e ovattati del Lingotto e va on the road per le strade di Torino.
Ieri Carlo Petrini, prima a Milano poi nell’aula magna dell’Università alla Cavallerizza, ha presentato il debutto en plein air del Salone e di Terra Madre, sul modello di altri appuntamenti organizzati da Slow Food come Cheese, la rassegna dedicata ai formaggi che si svolge a Bra (Cuneo).
L’edizione 2016 del principale evento gastronomico italiano, che si terrà a Torino dal 22 al 26 settembre dedicato “all’amore per la terra” e inaugurato dal presidente sella Repubblica Sergio Mattarella, approda nelle vie della città, in quelle centrali e in periferia, ma anche in luoghi di umanità diversa e non sempre festante come quella che si reca ai saloni, vale a dire gli ospedali. Perché il cibo “buono, pulito e giusto” deve essere accessibile a tutti.
E quindi, ecco che vicino ai luoghi simbolo di Torino il Salone del Gusto “on the road” comprenderà anche le periferie o quartieri “complessi” e multietnici, come San Salvario, per trasformare un riservato “Salone del Gusto” in una idea di cibo per tutti.
Sotto il porticato di Palazzo Reale ci sarà l’Enoteca mentre nella piazzetta Reale stazioneranno i camioncini del cibo di strada; Piazza Castello avrà gli stand delle regioni italiane; in piazza San Carlo troveranno posto i Presìdi Slow Food; poi la GAM e il Museo Egizio.
L’area principale del mercato internazionale si snoderà lungo le strade del Valentino, al Castello del Valentino spazio per gli incontri di Terra Madre, in piazzale Valdo Fusi invece ci saranno i Maestri del Gusto.
Un po’ di numeri adesso: non ci sarà un biglietto da pagare, l’ingresso è gratuito dalle 10 alle 19, i delegati di Terra Madre attesi a Torino da tutto il mondo sono 5.000, gli espositori del mercato 800, 330 i presidi Slow food italiani, 48 gli chef. Tra i 128 appuntamenti in tabellone ecco 27 lezioni di scuola di cucina e 82 laboratori del gusto.
I lavori per trasformare Torino in un’enorme cucina che farà apprezzare agli ospiti i sapori del mondo inizieranno a fine Agosto.
Da quando è nato nel 1996, il Salone del Gusto si è sempre svolto al ritmo di un’edizione ogni due anni nel polo fieristico Lingotto Fiere — un legame che sembrava indissolubile.
Tra i motivi del trasferimento il mancato accordo economico con GL Events, la società francese che gestisce Lingotto Fiere, cui Slow Food aveva chiesto una consistente riduzione dell’affitto.
“Dopo 20 anni di Salone del Gusto bisogna anche cambiare” – ha detto Carlo Petrini, “è un atto audace ma Torino sta rispondendo in maniera straordinaria, e noi garantiamo che l’evento coinvolgerà tutti i cittadini“.