Facciamo un salto a Torino perché nel capoluogo piemontese è stato chiuso un ristorante sushi a causa di alcune carenze igienico-sanitarie. Il ristorante sushi in questione è quello che si trova in largo Vittorio Emanuele II: a procedere nei controlli sono stati l’Asl Torino e la Polizia locale.
Tutto è avvenuto a causa di una segnalazione anonima arriva da un cliente che aveva lamentato problemi intestinali immediatamente dopo aver cenato nel locale. Così gli agenti del reparto polizia commerciale dei Vigili sono intervenuti per effettuare i necessari controlli del caso.
Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno notato che l’unico abbattitore presente in cucina e usato per il raffreddamento rapido era non solo spento, ma anche pieno di muffa. Il che ha fatto supporre che non venisse utilizzato da tempo.
In aggiunta il gestore del ristorante non riusciva a fornire le necessarie prove di tracciabilità per quanto riguardava tonno, salmone e gamberetti che venivano utilizzati per preparare il sushi da servire ai clienti.
Alla luce di tutti questi motivi il personale dell’Asl ha deciso non solo di sospendere la preparazione del pesce crudo, ma anche di chiudere temporaneamente il ristorante a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie, questo almeno fino a quando tali condizioni non verranno riportate entro i parametri previsti dalla legge.
Tuttavia, a seguito di questa vicenda, è arrivata anche una replica del ristorante che ha voluto spiegare la sua versione dei fatti. Secondo il ristorante, infatti, le cose sono andate diversamente. I controlli sarebbero arrivati nell’unico giorno in cui non c’era il responsabile, l’unico che si occupa del processo di abbattimento e di tenere il registro delle bolle. I Vigili, vedendo l’abbattitore spento, hanno pensato che il pesce non venisse abbattuto, sospendendo così la somministrazione di pesce crudo fino a quando il ristorante non ha dimostrato che il pesce veniva abbattuto nel freezer a pozzetto.
Quando c’è stato il controllo il personale presente non ha saputo rispondere in quanto i ragazzi non conoscono il procedimento. Il locale è rimasto chiuso un giorno, ma ha subito riaperto dopo aver dimostrato la sua buonafede: se i fatti contestati fossero stati gravi, sarebbero rimasti chiusi almeno una settimana. Tuttavia ormai il danno all’immagine del ristorante è stato fatto.
Proprio due giorni fa a Torino era stato anche chiuso e sequestrato il deposito degli All You Can Eat a San Salvario a causa di alimenti mal conservati.