Succede a Torino: i gestori dei locali protestano perché a San Salvario ci sono troppi dehor che rubano spazio ai parcheggi. Per questo motivo, secondo gli esercenti, i clienti non vengono più nel quartiere per fare serata. L’incredibile protesta è sfociata in un incontro con Alberto Sacco, assessore al Commercio: durante l’incontro si è parlato della pedonalizzazione temporanea nel quartiere, un po’ come fatto su lungo Po Cadorna.
Gli esercenti sono schierati su due fronti diametralmente opposti: da una parte c’è chi chiede di chiudere del tutto le strade di sera sperando che arrivi più gente e incassi, dall’altra c’è chi non vuole chiuderle. Tutti e due i fronti, però, sono concordi su una cosa: la mancanza di clienti è legata all’assenza di parcheggi.
In questa diatriba l’assessore Sacco è incredulo e parla di una situazione paradossale: sono stati gli esercenti a chiedergli di aumentare il numero e lo spazio dei dehor per ospitare i clienti all’aperto, ma adesso quegli stessi esercenti protestano per la cosa chiesta da loro stessi. Secondo Sacco devono decidersi: o una cosa o l’altra.
Nelle zone della movida, già prima del lockdown, la mancanza di parcheggi era una costante. E’ ovvio che chiedendo di aumentare lo spazio per i tavolini all’esterno, magari pedonalizzando anche le vie, i già scarsi parcheggi sarebbero diminuiti ulteriormente. Ma sarà davvero la carenza di posti auto a scoraggiare i clienti? Non è che, magari, la colpa è anche delle scarse risorse finanziarie a disposizione dei suddetti clienti a causa delle mancate entrate durante il lockdown?
Comunque sia, durante l’incontro, si è anche parlato della possibilità di usare temporaneamente e solo di sera lo spazio del mercato di piazza Madama Cristina come parcheggio accessorio. Idem dicasi del V Padiglione di Torino Esposizioni.
Dal canto loro i commercianti hanno avanzato un’altra richiesta: aumentare gli orari di apertura dei locali e dell’asporto. Tuttavia Davide Ricca, presidente della Circoscrizione 8, ha messo in guardia dal soddisfare una simile richiesta: il rischio è quello di aumentare gli assembramenti (come fra l’altro successo nella nuova zona dehor) e i bivacchi fino a tardi. Se si allungano gli orari di apertura per bar e locali, automaticamente aumentano anche quelli dei minimarket e di chi vende le birre a 1 euro.
Forse prima di avanzare ulteriori richieste conviene valutare tutti i pro e i contro della faccenda: la richiesta dei dehor aumentati non ha insegnato nulla?