Maxi multa a Torino per quattro esercizi commerciali e locali della ristorazione. Secondo gli ispettori, quasi sempre erano presenti problemi di scarse condizioni igienico-sanitarie, ma non solo.
I locali controllati si trovano fra via Nizza, via Berthollet e via Galliari. Sabato sera scorso, il personale della Polizia di Stato, della Polizia municipale, dell’ASLTO1-S.I.A.N., dell’ASLTO1-S.Pre.S.A.L. e dell’Ispettorato del Lavoro di Torino, hanno effettuato dei controlli (organizzati a seguito di segnalazioni da parte di alcuni cittadini) nella zona, elevando sanzioni per un totale di ben 41mila euro.
Si parte da una gastronomia: qui è stata elevata una multa di 5.350 euro per scarse condizioni igienico-sanitarie. Nel locale mancava anche il manuale HACCP, l’autorizzazione per le insegne, la certificazione dello scarico dei fumi e il contratto degli olii esausti.
Gli agenti si sono poi recati in un bar: qui è arrivata una multa di 9.330 euro, sempre a causa di carenze igienico-sanitarie, scarsa pulizia del locale e anche nella somministrazione dei cibi.
Ci si è poi spostati in un altro locale della zona. Qui sono stati sequestrati 58 kg di alimenti. Inoltre è stato accertato che, proprio sotto il banco frigo, erano presenti sporcizia, blatte e confusione a livelli tali da rende difficile la lavorazione igienica degli alimenti. In questo caso la multa è arrivata a 10.900 euro.
Nell’ultimo locale sanzionato, invece, è arrivata una prima multa di 1.666 euro: uno degli addetti non era iscritto nell’elenco apposito per poter svolgere l’attività di addetto ai servizi di controllo. Poi è stata elevata una multa di 8.550 euro per apertura abusiva di attività di pubblico spettacolo con annessa attività di somministrazione. Come se non bastasse, è stata anche comminata una multa al titolare di 5mila euro perché 11 lavoratori su 17 erano irregolari, mentre sono stati assegnati altri 1.800 euro di multa per ogni dipendente non assunto. Ovviamente l’attività è stata sospesa fino a quando il personale non sarà stato messo in regola.
Sempre a Torino qualche settimana fa una panetteria era stata denunciata perché una cliente aveva trovato un verme nel panino appena acquistato.