Nonostante un’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio l’intero pianeta, il mercato della droga continua a resistere, e lo fa nei modi più subdoli. A Torino accade che un fattorino di Glovo consegnava a domicilio, insieme alle pizze e al sushi, anche sostanze stupefacenti.
Durante l’orario di servizio, come si legge su La Stampa, il rider portava nelle case dei clienti dosi di cocaina e marijuana. Un’attività il cui avvio non è ben chiaro, ma sicuramente in questo periodo di lockdown lo status di fattorino gli permetteva di muoversi senza limiti e quindi, molto probabilmente, incrementando le sue entrate illecite. Il fattorino pusher non è riuscito però a farla franca per molto tempo: i carabinieri della compagnia San Carlo a Torino, durante i controlli per le restrizioni causa coronavirus, lo hanno fermato perché passato con un semaforo rosso. Ma quello che stava nascondendo era ben più grave di un semaforo rosso bruciato.
Alla perquisizione le forze dell’ordine hanno trovato un contenitore per cibo con al suo interno 178 grammi di sostanze stupefacenti tra marijuana e cocaina. In casa l’uomo, un 42enne, aveva altri 28 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. Arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga, ora si trova ai domiciliari.
“Un grande ringraziamento a tutti i carabinieri che in questi giorni difficili di emergenza sanitaria pattugliano le strade e arrestano spacciatori, come quello scoperto a trasportare marijuana e cocaina da un’abitazione all’altra, sfruttando come copertura la sua attività di fattorino del cibo – afferma l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca -. È merito loro, e di tutte le forze dell’ordine, se le nostre città rimangono sicure anche in occasioni di eventi gravi e drammatici come quelli legati all’epidemia di coronavirus”.