Nella giornata del 26 dicembre sono rimbombate le esplosioni di due bombe carta in via Bava, a Torino: gli ordigni, stando ai rilievi degli agenti giunti tempestivamente sul posto, erano stati scagliati contro la serranda del ristorante Bon Parej, danneggiandola leggermente. L’onda d’urto, fortunatamente, non si è però propagata all’interno del locale, e la vetrina è rimasta pressoché priva di danni.
Nonostante la singolarità dell’episodio e il timore che potrebbe far scaturire, la titolare del ristorante Anna Vietti non è parsa affatto preoccupata, anzi, dissimula ogni tensione definendo le esplosioni una “bravata per provare i botti di Capodanno”. Vietti esclude minacce, intimidazioni, e perfino possibili (ma comunque ingiustificate, sia ben chiaro) vendette per un eventuale controllo di Green Pass fin troppo meticoloso. “Chi viene qui sa già che siamo rigorosi nei controlli”, ha commentato. “Lo escludo in pieno”.
“I danni dell’esplosione in fondo sono stati limitati, il giorno dopo abbiamo riaperto il locale senza problemi”, ha ancora aggiunto la ristoratrice, ben salda sulle sue idee. “La polizia è intervenuta ma solo per scrupolo. Direi che hanno lanciato dei petardi, nulla di più. In questa zona è così, a volte ci sono gruppi di giovani un po’ scalmanati. Forse si stavano preparando per la festa di fine anno”.