Torino perde un pezzo importante della storica movida che ha fatto rinascere il quartiere di San Salvario: chiude infatti in Biberon in via Silvio Pellico.
Qui non c’entra il Covid, almeno in apparenza, ma è facile pensare che il periodo storico imponga scelte drastiche a chi già aveva qualche difficoltà.
E il Biberon, locale che ha sempre puntato sull’assortimento di rum (capito il gioco di parole del nome?) ma non solo, di difficoltà ne ha avute sempre un bel po’. Soprattutto con il vicinato: da sempre, il frequentatissimo locale è stato al centro delle lotte tra residenti e commercianti sugli schiamazzi da movida di San Salvario.
Almeno ufficialmente – ma ripetiamo, il dubbio di una situazione economicamente difficile per tutti resta forte – è questo il motivo che ha portato alla chiusura dello storico locale, amatissimo da una generazione che ha visto un quartiere difficile cambiare faccia. Certo, diventare (sempre) più rumoroso e affollato, ma affollato – almeno per un primo periodo – di gente che ha voglia di fare festa, e non di spacciatori e delinquenti vari. È su questo che hanno sempre puntato i commercianti della zona: meglio un po’ di rumore e meno spaccio, no?
Poi lo spaccio e la delinquenza sono tornati prepotentemente nella zona (o forse non erano mai andati via), e a problema si è aggiunto problema. Oltretutto la movida ha preso – è indiscutibile – forme sempre più rumorose e moleste. Difficile quindi sostenere una battaglia ad armi impari. Così, annunciano i gestori su Facebook, Biberon chiude. Lo fa con una festa (con buona pace degli abitanti del quartiere) il 16 ottobre prossimo.
[Fonte: La Stampa]