A Torino è stato arrestato “il pizzaiolo del Papa”: l’uomo truffava gli anziani. Il pizzaiolo Vincenzo “Enzo” Cacialli, diventato famoso il 23 marzo 2015 perché aveva consegnato a Papa Francesco, in visita a Napoli, una pizza con i colori del Vaticano e la scritta “W il Papa”, è stato arrestato dalla squadra mobile di Genova con un accusa pesante: truffatore seriale di persone anziane e pensionati.
Nel 2015, quando Cacialli aveva regalato al Papa la pizza con mozzarella di bufala e pomodorini gialli, era il gestore, insieme ad alcuni amici, della pizzeria “La figlia del Presidente”, proprio nel cuore del centro storico di Napoli. Grazie a quella consegna particolare, dalla stampa gli venne affibbiato il soprannome di “pizzaiolo del Papa”.
Ma questo accadeva anni fa, adesso la storia è ben diversa. Cacialli è tornato a far parlare di sé, ma per ben altri motivi. Da qualche tempo la polizia stava eseguendo degli accertamenti a Genova e a Torino: proprio nel capoluogo sabaudo l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato in corso Vittorio Emanuele dove aveva appena truffato una donna di 85 anni. Cacialli aveva con sé anelli e gioielli della donna.
La tecnica di Cacialli era quella del falso avvocato: faceva finta di essere un legale specializzato in incidenti stradali e raccontava agli anziani di essere l’avvocato di alcuni loro giovani parenti coinvolgi in questi incidenti fasulli. Lo schema era sempre lo stesso: si presentava come l’avvocato Demichelis e spiegava ai preoccupati anziani che i loro nipoti avevano provocato un incidente stradale, dicendo poi che l’assistito aveva urgentemente bisogno di soldi perché si trovava in prigione.
In questo modo Cacialli otteneva i soldi dalle sue vittime e poi scompariva, tornando a casa a Napoli, in treno. Definito dalle forze dell’ordine un truffatore trasfertista, Cacialli è stato incastrato da alcuni fotogrammi scattati sotto casa delle persone truffate. Adesso si cerca il complice dell’ex pizzaiolo, il centralinista che chiamava gli anziani.