Che il mondo del tonno rosso fosse scosso da un sano movimento di ripresa l’avevamo già intuito grazie alla fondazione dell’omonima Accademia in Sicilia, che per l’appunto intende rilanciare l’antica tradizione delle tonnare. Ora, la nostra intuizione trova conferma nel rapporto redatto da Fedagripesca-Confcooperative in occasione della Giornata mondiale del tonno (2 maggio), che sottolinea come le richieste complessive per il fresco siano in aumento del 40%.
Non è tutto rose e fiori, però: anche questo comparto, infatti, si trova a essere minacciato dall’imperversare della crisi energetica legata allo scoppio delle ostilità in Ucraina, che di fatto fa lievitare i costi della campagna di pesca fino al 70%. Pesca che prenderà il via il 26 maggio: fino al primo luglio, gli imprenditori tonnieri potranno pescare con il sistema a circuizione godendo delle stesse quote di cattura dell’anno scorso (anche se occorre sottolineare che i contratti di stanno definendo in questi giorni e, nonostante tutto indichi verso una forte ripresa dei mercati, occorre prima far quadrare i conti con gli aumenti dei costi del gasolio).
Una filiera, quella tonno rosso, che di fatto vale 150 milioni di euro e che nella Giornata mondiale del tonno, voluta dall’Onu, trova un efficace strumento nel sensibilizzare sull’importanza di scegliere del pescato proveniente da un metodo sostenibile.