Il tonno rosso italiano è una delle tante primizie Made in Italy “penalizzata” dalla pandemia da coronavirus, celebrato proprio pochissimi giorni fa – precisamente il 2 maggio – , Giornata Mondiale del tonno istituita dall’Onu.
La produzione del tonno rosso italiano permette di portare sulle tavole di tutto il mondo un pesce di altissima qualità, che ha ricadute economiche non solo – ovviamente – sul mercato ittico ma anche su ristorazione, commercio e turismo. Un giro d’affari, quello legato al tonno rosso italiano, pari a circa 100 milioni di euro all’anno.
Un business che quest’anno verrà fortemente penalizzato a causa del lockdown, ma che potrà ripartire il prossimo 26 maggio, giorno stabilito dal Governo per l’apertura della campagna di pesca. E proprio il consumo del tonno in scatola è cresciuto del 33,6% durate la quarantena.
“La risorsa tonno gode di ottima salute, come ha dimostrato ormai la ricerca scientifica mondiale ed europea”, afferma il vice presidente Fedagripesca-Confcooperative, Paolo Tiozzo, “per questo vogliamo valorizzare al meglio un prodotto mediterraneo che in Oriente è molto apprezzato e in modo particolare in Giappone”.
Per questo motivo lo slittamento delle Olimpiadi di Tokyo al 2020 rappresenta un danno economico significativo per per il mercato italiano del tonno rosso.