Non è una novità che il nostro pesce sia pieno di sostanze più o meno tossiche, ma se la concentrazione di mercurio nel tonno e nel merluzzo sta crescendo, dicono gli studi, la colpa è anche e soprattutto del riscaldamento globale.
Una tendenza potenzialmente pericolosa, visto che un’alta concentrazione di mercurio può essere dannosa per l’uomo, e in particolare per bambini e donne incinta. Eppure, i dati parlano chiaro: negli ultimi tre decenni la concentrazione di metilmercurio è aumentata del 23% nel merluzzo e del 27% nel tonno rosso. Almeno a quanto dice lo studio condotto da scienziati della Harvard University e pubblicato dalla rivista Nature, che ha preso in esame il pesce pescato nel Golfo del Maine.
Il rischio non è da sottovalutare: il metilmercurio – evidenzia l’agenzia Reuters Elsie Sunderland, coautrice dello studio – è un composto organico che può causare gravi danni al cervello e al sistema nervoso, e può essere particolarmente pericoloso per i neonati le cui mamme ne hanno assunto delle alte concentrazioni durante il terzo trimestre di gravidanza.
E ancora una volta, a causare questo allarme per l’uomo, è il riscaldamento globale: è infatti a causa dell’aumento della temperatura dei mari che i pesci piccoli hanno un maggiore fabbisogno energetico e mangiano più prede contenenti metilmercurio, influenzando poi l’intera catena alimentare.
[Fonte: La Repubblica]